35 Comments

  1. luca

    Premesso che sono d’accordo con te, ma perché concludere con “Soprattutto il caffé”?
    In quella lista ci sono un sacco di sostanze con cui è meglio non avere a che fare (inclusa la benzina). Con questa battuta finale sembra che cerchi di fare passare l’inserimento in quella lista come a dire “è pericoloso quanto bere un caffé”, ma non è così.

  2. Davide*

    A dir la verità quell’ “a differenza del solito” è un po’ pleonastico: tante lodi a Report, ma quasi sempre le loro inchieste sono confuse e (inutilmente?) allarmistiche. Poi dicono anche tante cose vere, ma è un peccato che allo stesso tempo perdano credibilità in cambio di un po’ di sapiente costruzione della suspence televisiva.

  3. Pensiero Zoppo

    Io non ci ho visto allarmismo, ma informazione. Poi uno ne fa quello che vuole, dell’informazione: si allarma, minimizza, ci legge quello che Menietti ci ha riportato. Il caffè in eccesso fa male, il fumo (in ecesso?) fa male, l’alcool in eccesso fa male, le droghe in eccesso fanno male, le onde elettromagnetiche in eccesso fanno male!

  4. pasdaran

    La parola alla scienza…. ma quella vera …. il mondo della “doxa” (leggi : opinioni) è vario e disorientante e non è vera informazione – Stop!-

  5. maria

    Invece è vero, si sa da molto tempo che c’è un collegamento tra tumori ed onde elettromagnetiche. le onde uccidono le cellule, tanto è vero che si fa la radioterapia mirata per uccidere le cellule cancerogene. Immaginate cosa possono fare le onde indirizzave verso le cellule sane del cervello tutti i giorni per lungo tempo…è ovvio che fanno male come è ovvio che chi vende i cellulari non vuole che si sappia…è successo già a suo tempo con le sigarette…

  6. “La prima parte dell’inchiesta si è occupata del finanziamento (indiretto) delle ricerche sui cellulari condotte dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) da parte di alcuni produttori di cellulari. Cosa che avviene in numerosi settori e che, a differenza di quanto veniva illustrato nel servizio, non implica necessariamente che le ricerche dell’OMS vengano influenzate dai loro finanziatori.”

    No, non lo implica. Ma chi è dotato di un Q.I. appena sufficiente intuisce che laddove i denari in ballo sono tanti chi ne trarrebbe un danno incalcolabile come minimo tenderebbe a difendersi e ad impedire che venga resa pubblica la verità.

    “Report ha intervistato solamente alcuni ricercatori convinti della pericolosità dei cellulari…”

    Convinti? La ricerca usa altri criteri, che non sono il “convincimento”. Si chiamano “risultati”.

    “…omettendo però di dire che il gruppo 2B comprende un’enorme quantità di prodotti e composti chimici che vengono indicati potenzialmente cancerogeni. Cose con le quali siamo a contatto quasi tutti i giorni come la benzina, gli oli combustibili e soprattutto il caffè..”

    Ha omesso perché il tema della puntata non era sul caffè. Vorrei modestamente aggiungere. Il caffè è una miscela di sostanze che un individuo volontariamente decide di introdurre nel proprio organismo. I ripetitori di campi elettromagnetici, invece, immergono in situazioni cancerogene i cittadini residenti senza che questi siano consenzienti. Inoltre i costruttori di telefonini non garantiscono sui loro prodotti l’innocuità dei loro prodotti e nessuna assicurazione è disposta a coprire i rischi da inquinamento elettromagnetico.

  7. Alessio

    Sono rimasto un po’ perplesso anch’io, ma dopo aver visto sul sito del Cnr i limiti di esposizione basati sulla SAE (Soglia di Attenzione Epidemiologica), penso che Report sia stata anche fin troppo cauta. Quante persone, e soprattutto bambini, abitano a pochissimi metri dai tralicci dell’alta tensione? Riflettiamo sullo strapotere dei grandi monopoli e delle grandi industrie, la stessa cosa è successa con l’eternit.

  8. Massimiliano

    Maria, ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? La sai la differenza tra radiazioni ionizzanti e radiazioni non-ionizzanti? Visto che la risposta è evidentemente no, prova a documentarti un attimo prima di scrivere certe castronerie.

  9. Cris

    Mi ricordo di quando Report fece una puntata sull’omeopatia. Non una parola sul fondamento scientifico della faccenda, ma un sacco di chiacchiere sul costo dei rimedi omeopatici in Italia rispetto ai prezzi francesi, oppure sul fatto che altrove questi rimedi li passa il SSN e qui no. Ecco, forse il problema di Report è che quando si parla di argomenti scientifici diventano un po’ “popolari”…

  10. Filippo

    Non ci ho visto tutta questa confusione. E’ chiaro che si tratta di una inchiesta e come tale mira a mettere in luce alcuni aspetti, non necessariamente tutti. Ed è chiaro e legittimo segua un filo narrativo non perfettamente lineare e che vi sia un po’ di suspense, è nel loro stile. Report non fa i saggi brevi.

  11. Filippo

    E riguardo il senso di allarmismo di cui si parla vorrei far notare che questa è una situazione in cui l’allarmismo ci vuole e non può far che bene. Prevenire è meglio che curare, questo è stato il tema di fondo della trasmissione. In fondo cosa costa educare la gente a usare gli auricolari? Si evita la sorgente POTENZIALE di rischio, oltre che essere una buona abitudine per la sicurezza in auto. Cosa costa lasciare un po’ abbassato il vetro del finestrino? O evitare di mettere il telefono sotto il cuscino? Non mi sembra sia una cosa così debilitante. Se non si è capito questo vuol dire che la trasmissione è stata seguita male e/o superficialmente.

  12. marco

    fino a poce centinaia di anni fa si credeva che il sole e l’universo girassero intorno alla terra……poi pero…
    io non mi sento di prendere una posizione certa troppi interessi di parte troppo poche le persone disinteressate in questa diatriba( parlo di ricercatori)
    ciao

  13. @maria
    non si possono affrontare questi argomenti con “si sa che”. Bisognerebbe portare dati e numeri.
    E come ho avuto modo di commentare sul mio blog (http://lucadifino.wordpress.com/2011/11/29/report-e-i-telefoni-cellulari-alcune-riflessioni/), i dati sull’incremento dei tumori cerebrali non evidenziano nessuna correlazione con l’uso dei telefoni cellulari.
    E non stiamo parlando di una ricerca pagata da questo o da quello, ho riportato tutti i tumori al cervello in Gran Bretagna dal 1975 ad oggi.
    Come ti hanno già scritto poi c’è una grande differenza tra le onde dei cellulari e quelle usate nella radioterapia.
    Purtroppo sta montando sempre di più un sentimento antiscientifico a priori, che fa vedere come negativo tutto quello che è umano, artificiale, CHIMICO, aaarghh!
    Questo non toglie la necessità di continuare gli studi sugli eventuali pericoli delle onde elettromagnetiche o di qualsiasi altro prodotto o sostanza introdotta dall’uomo nell’ambiente.

  14. @Filippo
    Non sono contro l’evitare i potenziali rischi, ma utilizzare il principio di precauzione in modo superficiale è pericoloso.
    Nello specifico, le raccomandazioni al termine della puntata tolgono all’inchiesta la poca credibilità rimasta.
    A parte i potenziali effetti dannosi, abbassare il finestrino della macchina non cambia in nessun modo il livello di onde elettromagnetiche, così come stare in un treno non è più pericoloso che stare in un appartamento.
    Offrire false rassicurazioni è un atteggiamento che si avvicina più alla superstizione che alla razionalità scientifica.

  15. Francesco Baldacchini

    @Filippo. E invece è proprio lì l’errore, fare qualcosa di inutile per prevenire qualcosa che non è esiste è solo che deletereo e debilitante. Ad esempio il fatto di avere i ripetitori con la potenza di emissione più bassa in Europa e nel mondo ha portato le compagnie telefoniche a doverne mettere di più nella stessa area, mantenendo i livelli di irraggiamento uguali e aumentando i costi. Eccoti i motivi per cui la precauzione con il paraocchi è veramente nociva. Ma poi la storia del finestrino aperto fa veramente ridere, cioè anche un bambino di 10 anni con due nozioni di fisica capisce che è una boiata pazzesca.

    @Luca: hai espresso in toto i miei pensieri, in Italia ormai si va avanti con il “mi hanno detto” e “ho sentito dire” questo è come si discute di scienza e poi non si sa la differenza tra radiazioni ionizzanti e non, vabbè, continuiamo con l’allarmismo e il pressapochismo

  16. @Francesco
    Come non essere d’accordo. Il pressapochismo e il sentimento anti scientifico è quello che porta la gente a credere a truffe colossali come i braccialetti energetici o l’oroscopo.
    C’è gente che sfruttando l’ignoranza della gente fa soldi a palate, ma d’altronde siamo in Italia e Giacobbo è vicedirettore di RaiDue. E non voglio alzare un polverone parlando di medicina alternativa. La gente per convinzioni errate muore! E non stiamo parlando di persone stupide.
    Sentire (e spero non sia vero) che Steve Jobs per lungo tempo non ha voluto curarsi il cancro al pancreas in modo convenzionale, ma utilizzando metodi “alternativi” mi ha veramente fatto riflettere sui danno che questo atteggiamento può portare.

  17. aisai

    Dopo aver letto il post e i commenti di tutti quanti, concludo che Report ha fatto un ottimo servizio. Come quasi sempre.

  18. Rosario Pugliese

    Un po’ di risposte a commenti vari:

    @pensiero zoppo: “Il caffè in eccesso fa male, il fumo (in ecesso?) fa male, l’alcool in eccesso fa male, le droghe in eccesso fanno male, le onde elettromagnetiche in eccesso fanno male!”

    Un conto è dire che il caffé in eccesso fa male (affermazione talmente generica da non poter essere smentita, tra l’altro), un conto è dire che provoca il cancro. Quest’ultima ipotesi, così come per i cellulari, non è stata mai provata. Non si può escludere (ontologicamente nulla si può escludere), ma, cosa più importante, non si può dimostrare nessuna correlazione. Ergo, al momento né il caffé né i cellulari provocano il cancro. In futuro vedremo…

    @ maria: dove sono le fonti (e per fonti intendo studi scientifici peer reviewed) a supporto di questa tua affermazione?

    “successo già a suo tempo con le sigarette…”

    Già proprio le sigarette… Nonostante dietro ci fossero le multinazionali del tabacco (addirittura negli anni ’50 giravano le pubblicità con i medici), gli studi scientifici hanno dimostrato già dagli anni ’60 che il fumo aumenta la possibilità di sviluppare tumori. Da un lato c’era l’industria del tabacco, dall’altro quella del farmaco. Ognuno finanziava gli studi che gli interessavano, ma questo non è mai stato un problema. Perché tanto alla fine quando si pubblica uno studio gli altri ricercatori lo fanno a pezzi e dimostrano se le conclusioni sono valide o meno. Fino ad esso nessuno è riuscito a dimostrare che i cellulari provocano il cancro. Vedremo in futuro

    @ dino: “No, non lo implica. Ma chi è dotato di un Q.I. appena sufficiente intuisce che laddove i denari in ballo sono tanti chi ne trarrebbe un danno incalcolabile come minimo tenderebbe a difendersi e ad impedire che venga resa pubblica la verità.”

    Sì, lo intuisce chiunque. Ma ancora non hai provato nulla. Questo tuo modo di ragionare rappresenta una fallacia logica. La tua affermazione non ha nulla a che vedere con quelli che sono i _risultati_ delle ricerche.

    “Convinti? La ricerca usa altri criteri, che non sono il “convincimento”. Si chiamano “risultati”.”

    Appunto, gli studi peer-reviewed hanno prodotto i seguenti risultati: non ci sono prove che stabiliscono una correlazione fra uso di cellulari e tumori al cervello. Poi ognuno si può fare lo studio che vuole e fare qualsiasi scoperta. Ma contano solo gli studi peer-reviewed.

    @Alessio: “Riflettiamo sullo strapotere dei grandi monopoli e delle grandi industrie, la stessa cosa è successa con l’eternit.”

    Altra fallacia logica. Innanzitutto historia non est magistra vitae. Ciò che è successo in passato non prova che una cosa succederà di nuovo. In secondo luogo – e questa fa veramente ridere – la vicenda Eternit al massimo dimostrerebbe che gli studi scientifici pee-reviewed fanno sempre venire la verità a galla. Lo stesso metodo, applicato a cancro e cellulari, non ha prodotto gli stessi risultati.

    @Filippo: “E riguardo il senso di allarmismo di cui si parla vorrei far notare che questa è una situazione in cui l’allarmismo ci vuole e non può far che bene.”

    L’allarmismo non fa mai bene. Fa sprecare soldi ed energie, e, soprattutto, distoglie dai veri pericoli ed educa all’ignoranza.

    @marco: “fino a poce centinaia di anni fa si credeva che il sole e l’universo girassero intorno alla terra……poi pero…”

    Veramente già Aristarco di Samo, circa duecento anni prima di Cristo, aveva detto che era la terra a girare intorno al sole. Ne aveva anche calcolato la distanza con incredibile precisione.

  19. Emanuele, visto che ho difficoltà a reperirle, potresti riportarmi in quale Corriere, Repubblica, ecc. la notizia fu titolata in prima pagina? O anche qualcun altro, se lo sa. Per completezza.
    Grazie in anticipo!

  20. […] perso le puntate precedenti, c’è stata anche una lunga tirata sulla privacy e Facebook e un simpatico episodio sui cellulari cancerogeni Tags: aspartame, cancro, giornalettismo, giornalismo, report, sabrina […]

  21. erka

    “..e soprattutto il caffè.” Frase enigmatica ad effetto ritardato ma comunque buttata là che non rappresenta nulla se non la volontà di indurre facili paranoie. Ci risiamo con la favoletta della carne alla brace cancerogena degli anni ’70 o con il pesto alla genovese cancerogeno di solo 5 anni addietro? Le statistiche usate contro la loro natura per fini giornalettistici sono solo fonte di sillogismi tanto errati quanto sparati a papocchia. Un lucido esempio “ad absurdum”: “Il 99% dei caduti in guerra ha riportato ferite da piombo ergo sono tutti morti per avvelenamento da piombo”. Poveri noi.. 🙁

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