2.161 Comments

  1. Roberto

    Peccato non avere un po’ di soldi per fare manifesti elettorali dei balbettii, delle fumosità e, purtroppo, dei silenzi di questi campioni nazionali della politica…
    Il dramma vero è che ci sono ottime probabilità che l’elettore “medio” non solo non distinguerebbe, magari apprezzando almeno lo sforzo di Giannino ma, sono convinto, premierebbe il più demagogico e persino il silenzio…
    Quello che manca è un giornalismo indipendente e serio (per gli elettori) e dose da cavallo di accountability (per i politici).
    Grazie per l’esempio 🙂

  2. duffogrup

    State rasentando il ridicolo. Contestate le fumosità di chi ha risposto a delle domande generiche. E le vostre critiche? Quelle non meritano una maggiore chiarezza? Non devono essere ben circostanziate e puntuali?

  3. Matteo

    Ciao Emanuele, personalmente trovo che—a parte Ingroia, che è veramente molto vago—Bersani e Giannino abbiano esposto con una discreta chiarezza quali siano i loro obiettivi.
    Vedo che fai molto riferimento all’assenza di dati certi sulle risorse da destinarsi a questi progetti, io trovo che sia normale: penso che né Bersani né Giannino possano prevedere in questo momento quali saranno i costi e le risorse a loro disposizione.
    Immagino che chi sarà al governo incaricherà commissioni o altri enti per fare queste stime. D’altra parte dovranno trattare con i sindacati, con l’esercito, con mille altre parti e non possono a priori conoscere l’esito di tutto questo.
    Li eleggiamo appositamente, perché riteniamo che ci possano rappresentare e gli deleghiamo delle scelte che dovranno essere fatte (su delle basi che ora non conosciamo).
    Dire «Stanzieremo 1 miliardo per la raccolta differenziata», mi sembrerebbe come dire «Restituiremo l’Imu».
    Dovremmo eleggere delle persone, non solo dei programmi. Altrimenti si va nuovamente a finire con il «Contratto con gli italiani», del quale tutti conosciamo l’esito.

  4. sergio

    Caro Emanuele,
    lo avevo già notato nei tuoi commenti alle risposte dei candidati alle primarie. Tu fai fact checking a senso unico: alcuni candidati son tenuti a dare più spiegazioni degli altri. Si capisce chiaramente come la pensi tu, e il senso tutto politico della tua critica a un certo modo di presentarsi della sinistra. E’ una critica, peraltro, degna di ascolto, ma sarebbe più apprezzabile, a questo punto, schierarsi apertamente.
    Tra l’altro, la domanda “dove troverai le risorse?” è meno sensata di come potrebbe sembrare. La risposta, in generale, è: “tartassando qualcun altro”. Chiaro che non puoi e non vuoi dire chi è… Stesso discorso per i tempi di realizzazione, ci si può mettere anni a fare ciò che si potrebbe fare in una settimana, perché i tempi del dibattito pubblico non sono i tempi della catena decisionale di un’azienda. La politica ha (anche) delle sue peculiarità, il discrimine tra dire troppo e dire troppo poco è molto più sottile, non puoi giudicare col cipiglio di un referee di una rivista scientifica…

  5. Roberto

    Come, volevasi, dimostrare: appena gli tocchi il politico di riferimento, tutto diventa strumentalmente avverso…
    A me non sono sembrate fumose le “domande”, lasciavano lo spazio per sostenere qualunque cosa: dal “farei questo e quello, in questo modo” a “non lo trovo un problema prioritario/utile/ecc. in questo momento” e infatti qualcuno ha provato e si è assunto la responsabilità di quello che ha scritto, punto.
    Il fatto è che l’idea di dire, oggi: “votatemi perchè a queste condizioni io sono intenzionato a fare questo e quello e a condizioni diverse a fare queste scelte” non piace perchè ti alienerebbe qualcuno e non perchè non sai con quanti soldi avrai a che fare…
    Se sei favorevole ai termovalorizzatori e ad una raccolta differenziata che non li escluda lo dichiari, non fai il “furbetto dell’ambientalino” per raccattare voti dappertutto.
    Se ti piacciono gli slogan ad effetto sul decentramento istituzionale poi però spieghi se trovi giusto e serio che un Paese faccia decidere ai Tarantini se l’ILVA chiude o no o se il gassificatore devi deciderlo a Roma per il bene del Paese, ecc.
    Giannino e (in parte) Bersani sono sicuramente più seri degli altri ma il problema rimane e riguarda tutti.

  6. fp57

    risposta 1 di Bersani. mi interessa molto, quando parla di “Riattivare investimenti con risorse derivanti dalla spending review, dalla riforma delle pensioni “. Ti chiedo dalla “riforma Monti” delle pensioni? Che Bersani intende mantenere, ho capito bene ?

    grazie, tutto molto interessante.

  7. Margherita

    Concordo sul fatto che trapeli la posizione di Emanuele.
    Detto ciò credo anche che trapeli chi continua ad andare avanti per slogan e chi invece prova risposte concrete. E scusate ma che uno che la politica non l’ha fatta per professione non sappia bene come impiegare le risorse, ci può anche stare (ci si scontrerà poi), ma che uno che la politica la fa da una vita mi parli per slogan mi lascia davvero senza parole, anzi con parolacce!

  8. Stefano

    Davvero non capisco a cosa serve questa “intervista”. Mi spiace dirlo ma secondo me è solo propaganda elettorale. Il PD, che alcuni di voi voteranno, ha avuto già la possibilità di cambiare le cose, di investire nella scuola e nella ricerca. Vorrei chiedervi, cosa vi spinge a dare a chi siede in Parlamento da 20 anni un’ulteriore chance? Se vogliamo uno stato che spenda almeno il 2% del PIL per la ricerca, dobbiamo essere noi quello stato, noi siamo la classe dirigente del futuro, risvegliamoci finchè siamo in tempo.

  9. emanuele

    siamo nel 2013 possibile che ancora ci facciamo accattivare dale promesse sparate solo per accattonare il voto? Credo che oggi nessuno può dare certezze e dire restituirò-toglierò-darò-abolirò è solo un modo per pescare voti.Purtroppo la serietà non consente di sparare colpi che poi possono andare a vuoto.La sinistra perde perchè dice la verità.la destra vince perchè illude. lascio a voi giudicare le capacità intellettive di chi si fa prendere dalla frenesia delle false promesse antitasse

  10. sembrerebbe che nei partiti policiti italiani ci sia posto solo per gli imbecilli.Succede tutto a loro insaputa, dal trovarsi proprietari di una casa vista Colosseo, alla sottrazione di milioni d’euro dalla cassa del partito presieduto da anni, ad essere assessore all’urbanistica e non sapere del rilascio di bizzarre concessioni edilizie o fantasiose varianti urbanistiche previo passaggio di mazzette milionarie.La “politica” negli ultimi decenni ha cancellato scientemente dalle menti di molti il senso di responsabilite0 della coscienza dell’etica, dando la stura alla balordaggine di uomini privi di moralite0. Calimero

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