Carrelli della spesa = armi biologiche

CarrellospesaArrivi, giri come una pallina nella roulette di un casinò per trovare parcheggio, recuperi dalle tasche una moneta e con fare sicuro liberi il carrello dalle catene e sferragliando raggiungi l’ingresso del centro commerciale. E intanto inizia la contaminazione.

Vi siete mai chiesti quanto sporchi siano i carrelli che riempite con la vostra spesa? Un’équipe dell’Università dell’Arizona ha cercato di rispondere a questa domanda, conducendo per ben quattro anni una serie di test e analisi a tappeto su un ampio campione di supermercati. I risultati ottenuti sono a dir poco inquietanti.
Sulle impugnature dei carrelli è stato ritrovato di tutto e in enormi quantità: pidocchi, afidi, saliva, muco, urina, tracce di feci, sangue, batteri, virus e siero. Dalla ricerca è emerso che le tavolette dei WC pubblici sono fino a dieci volte più pulite delle maniglie dei carrelli. Persino i corrimano delle scale mobili e le cornette dei telefoni pubblici sono risultati più igienici. A differenza delle toilette e degli altri oggetti di pubblico utilizzo, i carrelli della spesa difficilmente vengono lavati e igienizzati ciclicamente e con regolarità.

In questo micro ecosistema, germi e batteri trovano un ambiente ideale per riprodursi e proliferare. Tra gli agenti pericolosi rilevati con più frequenza troviamo ceppi modificati di Escherichia coli, stafilococchi e i virus della salmonella e dell’influenza.
Usare i guanti nel reparto frutta e verdura diventa quindi non solo un gesto di rispetto nei confronti degli altri acquirenti, ma anche una necessità per non trasferire sulle nostre albicocche o sull’insalata i milioni di batteri e virus che in pochi minuti, da quando abbiamo preso il carrello, hanno colonizzato le nostre mani.
Non è necessario diventare come Adrian Monk, terrorizzati all’idea di avere qualche germe addosso, ma i ricercatori consigliano di usare salviette igienizzanti per pulire almeno l’impugnatura dei carrelli (in alcuni stati degli USA è un obbligo a carico dell’ipermercato). Non toccarsi il viso, specialmente gli occhi, durante la spesa può essere un’altra piccola e utile precauzione. Una volta a casa basterà lavarsi accuratamente le mani, ma attenzione: per almeno 40 secondi.

43 Comments

  1. Prima il post con interventi e amputazioni che stamattina mi ha creato problemi respiratori, ora questa forma di terrorismo virale…

  2. skifato

    pensate che nella mia zona (toscana) c’è la skifossima abitudine di incidere la frutta con le unghie per constatare se è matura…..magari spingendo il carrello….

  3. skifato

    pensate che nella mia zona (toscana) c’è la skifossima abitudine di incidere la frutta con le unghie per constatare se è matura…..magari spingendo il carrello….

  4. Sai, non ci avevo mai pensato.. o meglio avevo pensato all’interno del carrello ma non allo scorrimano. Da oggi farò più attenzione…

  5. Caro Anecoico,
    Ci ho gia pensato parecchie volte quando devo mettere le mani su quelle maniglie…… uno schifo tremendo.
    Penso di portare dei fazzolettini per le mani imbevuti di disinfettante, e pulirlo prima di afferrarlo.
    Fa spavento la schifezza che c’e adesso in giro. Come sono contro l’andare spesso nelle sale d’attesa dei dottori, li si prende di tutto. Mai toccare i giornali e niente….ORRRRROOOOORE
    Grazie del bel posto che serve un mucchio a chi lo legge.
    Saluti Adele07 (Easy rider)

  6. Non c’entra molto con quanto hai scritto, ma… Mi daresti ripetizioni private circa l’RSS, che non ho idea né cosa sia né come funziona? Grazie, Fabio

  7. Credo sempre al vecchio proverbio “ciò che non ammazza ingrassa”.
    Insomma, al limite ci serve per sviluppare buoni anticorpi.
    Vivere in un ambiente sterilizzato indebolisce l’organismo.

  8. Credo sempre al vecchio proverbio “ciò che non ammazza ingrassa”.
    Insomma, al limite ci serve per sviluppare buoni anticorpi.
    Vivere in un ambiente sterilizzato indebolisce l’organismo.

  9. Nemmeno io so cosa sia l’RSS, c’è nel mio pc nuovo e prima non ne avevo mai sentito parlare, non si fa in tempo ad imparare una cosa che ne arriva un’altra!…
    Comunque era da tanto che pensavo a quanto siano sporchi i carrelli del supermercato, adesso mi hai dato il colpo di grazia!
    Come va la vita?…ciaooooo
    Carmela

  10. Anonimo

    ma basta con questo allarmismo, con questo voler vivere nella bambagia. toccando i carrelli della spesa non è mai morto nessuno. e poi: “dieci volte più sporchi delle tavolette del cesso”. mi chiedo quale ricercatore possa affermare una cosa così aleatoria, non scientifica. smettiamola col sensazionalismo da quattro soldi.
    acnedizanzara.blogspot

  11. Avevo da poco fatto un post sulle ricerche apparentemente inutili delle Università e si aggiunge anche questa perla: i carrelli della spesa sono sporchi. Immagino sia sfuggito loro il nastro trasportatore delle casse.

  12. Non sono allarmista, però a pensarci bene ci deve essere di tutto sui carrelli della spesa…
    E’ vero, non è mai morto nessuno. Però un po’ più di igiene non guasterebbe…

  13. @ Loreanne, Pfd’ac, Irene, inRilievo
    scusate per questo periodo “pulp” 🙂
    @ “gli scettici”
    Come per tutte le cose ci vuole una giusta via di mezzo. Il problema è comunque serio, lo dimostra la decisione di molti stati USA di emettere leggi e regolamenti per i supermarket in tema di igiene e pulizia. Comunque, come scrivo al termine del pezzo, basta ricordarsi poche semplici regole e il gioco è fatto.
    Grazie a tutti!
    anecòico

  14. Bah, a me sembra la solita “americanata”: i manici dei carrelli non credo siano più sporchi dei corrimano dei bus/metro o dei soldi (metallici e di carta). Un minimo di accortezza quando si fa la spesa (usare i guanti quando si prende verdura e frutta) e lavarsi le mani sempre non appena si rientra in casa credo sia più che sufficiente per non beccarsi batteri perniciosi 🙂

Comments are closed.