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Topolino

È il 15 marzo di 79 anni fa, il 1928, ci troviamo a Los Angeles e, nonostante la depressione economica, l’incubo del martedì nero è ancora lontano. Stiamo per assistere a un avvenimento storico che, in un modo o nell’altro, sarà destinato a cambiare molte cose per tutti noi, o almeno per quelli che sanno ancora sognare. Dopo mesi di lavorazione è infatti pronto al suo debutto il primo cartone animato prodotto da Walt Elias Disney: “Crazy Plane”. Protagonista del corto di animazione è Topolino, al suo debutto come attore cinematografico al fianco dell’eterna fidanzata Minnie. I patiti del sorround devono portare pazienza, il film è muto. Il caro vecchio Walt non se l’è sentita di utilizzare la colonna sonora, esiste da meno di un anno e va ancora perfezionata.

Ispirato dall’impresa di Charles Lindbergh, che aveva compiuto la prima traversata in solitaria dell’Oceano Atlantico, anche Topolino vuole provare l’ebbrezza del volo. Così, dopo una serie di tentativi fallimentari, il nostro eroe riesce a creare un piccolo aeroplano biposto, ideale per portare a spasso tra le nuvole Minnie. Il volo procede molto bene e, per suggellare l’epico momento, Topolino cerca di baciare a tutti i costi la sua amata che, però, preferisce paracadutarsi dal piccolo apparecchio piuttosto che cedere alle insistenti avance del novello pilota. I mutandoni di Minnie si rivelano un provvidenziale paracadute in grado di assicurare una lenta e sicura discesa. Nel tentativo di recuperare la fidanzata, Topolino commette un’eccessiva imprudenza e a ben poco servono le sue braghette per attutire l’inevitabile caduta. Delusa dal comportamento del fidanzato, Minnie se ne va impettita, lasciando Topolino a terra e frastornato.

Si stanno riaccendendo le luci in sala, ci conviene scappare di corsa e tornarcene ai giorni nostri prima che inizino i fischi. Sfortunatamente per Walt E. Disney, “Plane Crazy” non fu accolto molto bene dal pubblico, anzi, per dirla tutta fu un vero e proprio flop. La mancanza degli effetti sonori e della musica di sottofondo non aveva consentito agli animatori di esprimere al meglio le loro capacità. Eppure, in quel lontano 15 marzo, una piccola grande stella era nata e quelle due simpatiche orecchie, tonde e nere, non le avrebbe dimenticate più nessuno.