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Obama, il candidato verde

 

Lasciate alle spalle le primarie verso la Convention democratica di Denver, Barack Obama deve darsi da fare per riunire il partito, trovare il miglior candidato possibile alla vicepresidenza e contrastare il candidato repubblicano John McCain.

Lo staff per la comunicazione di Barack Obama ha messo insieme un intero sito dedicato al piano per ridare energia agli Stati Uniti. NewEnergyForAmerica.com raccoglie i progetti e le proposte dei Democratici sull’ambiente e lo sfruttamento di nuove risorse energetiche eco-compatibili.
Le considerazioni di Obama partono, naturalmente, dall’esperienza giudicata molto negativamente delle due amministrazioni Bush: «Dal 2000, George Bush e Dick Cheney ci hanno portato a una task force segreta sull’energia, a una guerra in Iraq e alle solite politiche energetiche. Otto anni dopo, il prezzo della benzina è volato a 4 dollari al gallone e la nazione si trova a un bivio. Possiamo “pensare in grande” e seguire il progetto di Barack Obama per creare una nuova economia energetica, o possiamo decidere di seguire l’improvvisa voglia di John McCain di scavare nuovi pozzi offshore, un’idea fuorviante che non ridurrà il prezzo della benzina ma aumenterà i profitti delle società petrolifere».

Obama ipotizza, come misura a breve termine, l’emissione di buoni da 300 dollari per le famiglie per recuperare almeno in parte la spesa per la benzina. Nel lungo periodo, invece, un investimento – che non esita a definire simile a quello delle missioni spaziali Apollo – di 150 miliardi di dollari per sviluppare e adottare nuove soluzioni energetiche a basso impatto ambientale. Il progetto prevede di diminuire di tre milioni di barili il consumo giornaliero di petrolio entro il 2018, e del 35% entro il 2030, riducendo così l’import dai paesi dell’OPEC. Lo sviluppo di nuove tecnologie verdi potrebbe, inoltre, portare a circa 5 milioni di nuovi posti di lavoro nel settore, dice.