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L’ora di dialetto

Da tempo, il sito web della Lega Nord offre la possibilità di acquistare gadget e acchiappapolvere siglati con le verdissime insegne del partito. Non si tratta di una vendita vera e propria, ma di una sovvenzione: in pratica ordini il prodotto desiderato e fai un’offerta la cui entità è già predefinita.

Tra i tanti prodotti messi a disposizione dei solerti acquirenti che non si accontentano di finanziare con le imposte il partito, spicca l’Orologio “Dialetto”, un pregevole orologio da polso con il quadrante personalizzato con la lingua regionale o il dialetto parlato nella propria nordica provincia. Quello delle varietà linguistiche è del resto un chiodo fisso per la Lega, che stagionalmente tira fuori proposte di legge per introdurre l’insegnamento del dialetto tra le materie scolastiche.

Un’idea opinabile, ma che potrebbe tornar utile per i creatori dell’orologio offerto sul sito web della Lega, almeno a giudicare dagli strafalcioni nella versione piemontese dell’orpello da polso. L’una non si scrive ‘nbot ma un bòt con la “o” accentata (la “o” senza accento si legge altrimenti “u”) e l’articolo indeterminativo scritto per intero, poiché la dicitura ‘n viene utilizzata solamente quando la parola che precede l’articolo termina per vocale. Qualche altro esempio: tre si scrive senza alcun accento e così anche quatr poiché non vi è possibilità di pronunciare le due parole in altro modo.

Insomma, i primi ad aver bisogno di un corso intensivo di lingua regionale sono proprio quelli della Lega Nord. Il primo allievo potrebbe essere Roberto Cota, che non vede l’ora di essere eletto presidente della regione Piemonte…