lega nord
Ultimo fango
Ieri il presdelcons e quell’uomo di rara finezza che si chiama Umberto Bossi si sono recati in Veneto per verificare le condizioni dopo l’alluvione e per rassicurare la popolazione. Berlusconi è stato contestato sonoramente, anche se le urla e gli schiamazzi sono rimasti in lontananza contenuti dalle forze di polizia, ché il manovratore di Arcore non va disturbato.
Della delegazione che ha compiuto il sopralluogo faceva anche parte Roberto Cota, il presidente della Regione Piemonte. Il governatore era lì «per portare la solidarietà del nord ovest, colpito alcuni anni fa da un evento analogo». Viene da chiedersi con quali soldi Cota abbia attraversato tutta la Padana per andare a portare la sua solidarietà. Così a naso, mi sembra un’iniziativa inutile, quasi quanto il baldo leghista. In un certo senso siamo ancora nel fango, qui, dall’altra parte della grande pianura.
Addendum postumo
In realtà Cota serve a qualcosa: è un ottimo sostegno per il posacenere di Umberto Bossi, che incurante sfumazza il sigaro anche nei luoghi chiusi pubblici. Perché lui con la legge Sirchia ci si pulisce il eccetera eccetera.
L’ora di dialetto
Da tempo, il sito web della Lega Nord offre la possibilità di acquistare gadget e acchiappapolvere siglati con le verdissime insegne del partito. Non si tratta di una vendita vera e propria, ma di una sovvenzione: in pratica ordini il prodotto desiderato e fai un’offerta la cui entità è già predefinita.
Tra i tanti prodotti messi a disposizione dei solerti acquirenti che non si accontentano di finanziare con le imposte il partito, spicca l’Orologio “Dialetto”, un pregevole orologio da polso con il quadrante personalizzato con la lingua regionale o il dialetto parlato nella propria nordica provincia. Quello delle varietà linguistiche è del resto un chiodo fisso per la Lega, che stagionalmente tira fuori proposte di legge per introdurre l’insegnamento del dialetto tra le materie scolastiche.
Un’idea opinabile, ma che potrebbe tornar utile per i creatori dell’orologio offerto sul sito web della Lega, almeno a giudicare dagli strafalcioni nella versione piemontese dell’orpello da polso. L’una non si scrive ‘nbot ma un bòt con la “o” accentata (la “o” senza accento si legge altrimenti “u”) e l’articolo indeterminativo scritto per intero, poiché la dicitura ‘n viene utilizzata solamente quando la parola che precede l’articolo termina per vocale. Qualche altro esempio: tre si scrive senza alcun accento e così anche quatr poiché non vi è possibilità di pronunciare le due parole in altro modo.
Insomma, i primi ad aver bisogno di un corso intensivo di lingua regionale sono proprio quelli della Lega Nord. Il primo allievo potrebbe essere Roberto Cota, che non vede l’ora di essere eletto presidente della regione Piemonte…
Borgheziade
Nella giornata di oggi, i membri dell’Europarlamento si sono confrontati sul delicato tema della libertà di stampa e informazione con particolare attenzione sulle anomalie italiane. Durante il dibattito, il Commissario UE per le Telecomunicazioni Viviane Reding ha ricordato che tale materia spetta in prima istanza agli organismi di controllo nazionali (tribunali, Corti d’Appello e Corti Costituzionali) e non direttamente alle istituzioni europee.
Al dibattito parlamentare ha partecipato anche il leghista Mario Borghezio, dando ancora una volta sfoggio del suo proverbiale aplomb. Anche no: ha dato dei conigli a metà degli europarlamentari.