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«Non scrivo per i bambini. Scrivo e basta»

La scorsa settimana è morto lo scrittore e illustratore Maurice Sendak, autore del fantastico romanzo per ragazzi “Nel paese dei mostri selvaggi“. Secondo il New York Times è stato il più importante autore di libri per bambini del ventesimo secolo, e in effetti basta sfogliare una delle sue avventure per rendersi conto del grande talento che le aveva fatte nascere. Sendak era anche burbero e scontroso, ma gli piaceva scherzare, come dimostrò a inizio anno concedendo un’intervista molto divertente a Stephen Colbert.

Se la prese con il candidato alle primarie repubblicane Newt Gingrich (“è un idiota di gran fama”), diede a Colbert qualche consiglio su come diventare un autore di libri per ragazzi di successo (“hai già iniziato a esserlo facendo l’idiota, è la prima cosa da fare”), commentò uno dei disegni di Colbert (“lo lascerei così com’è perché ha qualcosa di delicato e di irrazionale, e ha anche un qualcosa di terribilmente ordinario”), ma soprattutto spiegò qualcosa sull’essere così famoso e apprezzato grazie ai suoi libri per ragazzi:

Non scrivo per i bambini. Scrivo e basta. Poi qualcuno dice “Questo è per i bambini”. […] Non mi sono dato da fare per rendere felici i bambini. O per rendergli la vita migliore. O ancora per rendergliela più facile… Mi piacciono tanto quanto gli adulti. Forse un pochino di più perché gli adulti non mi piacciono per niente.