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The flag was still there

Craig Ferguson ha 49 anni, è uno scozzese di Glasgow, è cittadino americano da tre anni e dal 2005 conduce sulla CBS il Late Late Show, il programma che ogni sera arriva dopo quello di David Letterman. Ha avuto una vita complicata con alti e bassi tra seri problemi di alcolismo e notevoli successi nel mondo dello spettacolo, vincendo con il suo programma anche un Peabody Award.

Dieci anni fa, a qualche giorno di distanza dagli attentati terroristici dell’11 settembre, diversi conduttori dei programmi di intrattenimento serali, come David Letterman e Jon Stewart, si trovarono nella difficile condizione di rompere il ghiaccio con il pubblico per riprendere i loro show, rimasti sospesi nella pesante atmosfera di lutto e shock dovuta agli attacchi e alle migliaia di persone morte alle Torri Gemelle, al Pentagono e in Pennsylvania. La riapertura degli show di intrattenimento era arrivata dopo giorni di discussioni e dibattiti sull’opportunità di tornare a ridere e scherzare in televisione. Non fu una cosa semplice.

All’epoca Ferguson non era ancora in onda, ma qualche anno dopo ebbe modo di raccontare un breve aneddoto sul giorno in cui negli studi della Warner Bros a Los Angeles era stata organizzata una breve cerimonia per ricordare le vittime degli attentati. Nella storia c’entra una bandiera, a stelle e strisce.

– Il dopo 11 settembre, David Letterman
– Il dopo 11 settembre, Jon Stewart

Che cavolo stai dicendo, Willis?

Difficile dimenticare la serie TV Il mio amico Arnold (Diff’rent Strokes nella versione originale). In onda a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, la situation comedy aveva per protagonista il piccolo Arnold interpretato dall’attore Gary Coleman.

Gli anni per l’attore sono passati, ma il volto del ragazzino un poco indisponente che ne combinava di tutti i colori al ricco Philip Drummond nella serie TV è rimasto sostanzialmente lo stesso. E forse per questo motivo vedere Coleman lanciare improperi durante una show televisivo fa un certo effetto.

Ospite della trasmissione di ciarle e gossip The Insider della CBS, l’attore ha perso le staffe quando gli intervistatori in studio hanno toccato il delicato tasto delle accuse di violenze domestiche a suo carico dello scorso gennaio. Coleman ha prima augurato a una conduttrice di affogare nell’oceano, poi ha mandato tutti a quel paese e ha abbandonato lo studio. La trasmissione TV ha naturalmente colto al balzo l’occasione per confezionare una puntata ricca di pathos con musichette drammatiche ad hoc, inquadrature stile reality e persino la consulenza di uno psicologo. I tempi per Arnold sono proprio cambiati.

O Letterman o morte

Comico dalla carriera un poco opaca, nel 2005 Steve Mazan scopre di avere un cancro incurabile al fegato e di avere pochi anni ancora da vivere. La notizia lo lascia sconvolto, chi non lo rimarrebbe, fino a quando non trova la forza di reagire e di cercare di perseguire il sogno di una vita: conquistare cinque minuti sul palco del Late Show di David Letterman. Ma per raggiungere il pluripremiato show Steve inizia con il piede sbagliato.

Il comico apre il sito web dyingtodoletterman.com (morire dalla voglia di finire al Letterman Show) e avvia una petizione online per essere invitato al Late Show. L’iniziativa prende piede e le richieste alla trasmissione da parte dei sostenitori di Steve aumentano. I produttori del programma corrono ai ripari e inviano una lettera a Mazan per invitarlo a desistere: non possono invitare un tizio allo show solo perché sta per morire. La motivazione può sembrare spietata, ma ha una sua logica.


Intanto il tempo passa e di tempo Steve sa di non averne moltissimo. Decide di impegnarsi, di lavorare sodo per migliorarsi e per rendere più divertenti i suoi monologhi. Il successo inizia ad arrivare e il clamore questa volta è dato dalla sua bravura. In breve tempo il comico ottiene due inviti al Late Late Show di Craig Ferguson, il programma che sulla CBS viene subito dopo lo show di David Letterman.

Dopo quattro anni duri e difficili, Steve è ora a un passo dal coronare il suo sogno. Questa sera, quando in Italia sarà ormai mattino, Steve Mazan salirà sul palco del Late Show e per cinque minuti la lucina rossa della telecamera sarà tutta per lui.