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il blog di emanuele menietti

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Il disastro del Challenger in Super 8

9 Marzo 2012

In questo periodo i video inediti del disastro dello Shuttle Challenger saltano fuori come funghi. Dopo quello che vi avevo segnalato a fine febbraio, l’Huffington Post ha da poco pubblicato un nuovo filmato girato questa volta su pellicola Super 8. Il video fu realizzato a pochi chilometri di distanza dalla rampa di lancio di Cape Canaveral in Florida da Jeffrey Ault, che all’epoca aveva 19 anni. Come accaduto ad altri video amatoriali analoghi sull’incidente, la pellicola è rimasta per decenni chiusa in una scatola senza essere vista. La scorsa settimana, dopo 26 anni, Ault l’ha ritrovata e l’Huffington Post l’ha diffusa oggi in esclusiva online.

Il filmato mostra le fasi immediatamente precedenti al lancio, la partenza dello Shuttle e la sua esplosione in cielo dopo 73 secondi di volo. Ault doveva avere affianco a sé alcuni spettatori italiani, le cui voci si sentono distintamente mentre commentano le fasi della partenza e l’incidente. Il video è probabilmente l’unica registrazione amatoriale del disastro realizzata su pellicola.

Posted in: scienza, timemachine Tag: challenger, nasa, shuttle, spazio, super 8

Il video inedito del Challenger

21 Febbraio 2012

Lo scorso luglio la NASA ha concluso il programma Shuttle dopo 40 anni di viaggi spaziali con la famosa astronave. La conclusione delle missioni con gli Shuttle è stata l’occasione per ricordare i tanti successi scientifici ottenuti negli anni e i gravi incidenti che causarono la distruzione del Columbia (2003) e del Challenger (1986). Il primo si disintegrò nella fase di rientro nell’atmosfera, mentre il Challenger esplose a 73 secondi dal lancio producendo un’enorme nube di fumo e fuoco che in molti si ricordano ancora oggi.

L’incidente del Challenger fu ripreso in diretta televisiva ed ebbe un fortissimo impatto sul programma spaziale degli Shuttle, che rimase fermo per due anni. A distanza di 26 anni dall’incidente, è da poco saltato fuori un nuovo video che mostra le fasi principali dell’incidente. Fu girato con una videocamera amatoriale da Bob Karman mentre si trovava in uno dei terminal dell’aeroporto di Orlando, a circa 80 chilometri di distanza dall’area di lancio dello Shuttle. Era di ritorno con la propria famiglia da Disney World. La figlia, che all’epoca aveva tre anni, oggi lavora per il New Scientist e ha permesso alla testata di pubblicare il video, rimasto inedito fino a ora.

Karman si ricordava di aver filmato l’incidente, ma non sapeva più dove fosse finita la videocassetta con le immagini. Nel febbraio del 2010 il Courier Journal di Louisville (Kentucky) aveva pubblicato un altro filmato amatoriale dell’incidente, realizzato da Jack R. Moss tra le abitazioni di un’area residenziale di Winter Haven. Il video fu reso pubblico pochi giorni prima della morte di Moss, che decise di donarlo allo Space Exploration Archive, una organizzazione non-profit di Louisville.

Posted in: scienza, timemachine Tag: challenger, nasa, shuttle

Shuttle di famiglia

12 Luglio 2011

Nella mia personalissima lista di cose da fare prima di schiattare c’era anche: vedere dal vivo un lancio dello Shuttle da Cape Canaveral. Ma la NASA si è messa di traverso e venerdì scorso ha lanciato in orbita per l’ultima volta l’Atlantis, mettendo l’ultimo sigillo sul Programma Shuttle.
Questi due qui sotto, sono padre e figlio, hanno deciso di farmelo pesare pubblicando due fotografie che dimostrano la loro presenza al primo e ultimo lancio dello Shuttle.

Posted in: scienza Tag: atlantis, fotografia, nasa, shuttle, spazio

Voli Spaziali Spa

7 Luglio 2011

Ieri sul Post mi sono occupato dell’ultima missione del programma Shuttle che, tempo atmosferico permettendo, inizierà venerdì con il lancio dell’Atlantis. Analisti, astrofisici, economisti, politici e semplici appassionati in questi mesi si sono chiesti quale futuro ci sarà per gli Stati Uniti nel campo delle esplorazioni spaziali con esseri umani.

L’idea, per ora poco chiara e molto confusa, è quella di delegare il trasporto degli astronauti e dei materiali in orbita a ditte private, consentendo alla NASA di concentrarsi su nuove ricerche e sperimentazioni. (Tranquilli, il pallino di andare un giorno su Marte ce l’hanno ancora, i soldi per ora proprio no.) In attesa di avere le idee più chiare, si fanno coraggio così.

Posted in: scienza Tag: atlantis, esplorazioni spaziali, nasa, shuttle, space shuttle, spazio, stati uniti
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